Si tratta di un percorso multidisciplinare che vedrà esposte le opere di Macarena Abellàn Garcìa, Chiara Castagna, Rosario Mainoni, Manuele Mirabella e un'installazione video a cura di Policardia Teatro, l’Associazione organizzatrice dell'evento.
Nuovi Feticci nasce dalla volontà di sottolineare e mettere in risalto l’approccio umano al mondo virtuale, per invitare il singolo alla riflessione attraverso l’esagerazione e l’ironia, spiegano Beatrice Lombardi e Elena Tagliagambe di Policardia Teatro.  L'individuo viene così posto dinanzi all’interrogativo, scontato, ma impellente: dove finisce l’utilizzo intelligente, in grado di cogliere le opportunità che queste piattaforme offrono e dove, invece, inizia l’assuefazione e la dipendenza, o la falsa necessità di appartenere a un popolo social con amicizie e relazioni spesso fittizie? I social si fanno carico degli sfoghi degli utenti, necessità che nasce dall’isolamento graduale del singolo in cerca di attenzioni o intimamente corroso dall’istinto di emulazione dei modelli che questo mondo virtuale suggerisce, sacrificando spesso buon gusto e pudore. L’individualità soppressa nella società cerca sbocchi facili all'interno di questo mondo, che trascina tutti e tracima dal sano utilizzo all’assuefazione; il soggetto senza rendersene conto diviene una delle tante pedine in balia dei flussi informatici. Questo marasma del pensiero trasforma le nuove tecnologie in nuovi feticci, concludono le curatrici: cosi “Dio creatore” diviene Internet, padre dal quale discendono le nuove realtà, che bruciano come combustibile alimentando una fittizia individualità viziata dall’ego, che al pari della volontà di potenza, chiede se stesso continuamente e trova campo in questo nuovo mondo.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 9 agosto, dalle ore 20.00 alle 23.00, presso l’ex Ospedale San Giacomo, in via Carriona. L’ingresso è libero.
Policardia Teatro è una delle Associazioni che hanno risposto all’avviso pubblico del Comune nel quale si chiedeva l’organizzazione di iniziative finalizzate a porre in relazione la contemporaneità con la memoria locale, attraverso l’organizzazione di esposizioni temporanee e attività performative da realizzarsi presso l’ex Ospedale San Giacomo.