Si è concluso il progetto proposto dal Club Alpino Italiano – Sezione Carrara “Lavorare insieme: ragazzi del carcere e volontari del CAI per la pulizia dei sentieri delle Apuane carraresi”
La strada da percorrere è stata lunga per la complessità e delicatezza della gestione che ha richiesto la stipula di una Convenzione tra il Comune di Carrara, la Casa di Reclusione di Massa, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna e il CAI Sezione Carrara per l’inserimento in lavori di pubblica utilità di detenuti e affidati in prova al Servizio Sociale.
L’Amministrazione comunale ha deciso di portare avanti per il secondo anno questo progetto a seguito della positiva esperienza maturata nel 2016, giudicandolo meritevole e conforme alle politiche di inclusione sociale perseguite, nel caso specifico, rivolte all’integrazione sociale dei detenuti del carcere di Massa che sono stati impiegati in lavori di pulizia e riordino dei sentieri della montagna carrarese.
Il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria nella figura della Direttrice Maria Martone e dell’educatrice Scaramuzzino ha individuato, tra la popolazione attualmente reclusa nella Casa Circondariale di Massa, un numero di soggetti disponibili e nelle condizioni per l'ammissione al lavoro all'esterno, alla semilibertà, all'affidamento in prova al servizio sociale, ai permessi o alle licenze.
L’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E), nella figura della Responsabile Elisa Bertagnini ha individuato, invece, i soggetti sottoposti alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali da destinare allo svolgimento delle attività di pubblica utilità.
Il Club Alpino Italiano Sezione di Carrara ha organizzato la logistica (trasporto, tutoraggio, squadre miste di lavoro) e la rilevazione dei sentieri che necessitavano di pulizia e manutenzione straordinaria, nel rispetto del programma concordato con gli educatori della Casa di Reclusione e dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna.
E’ stata la seconda esperienza per la sezione Cai di Carrara, che ha reso operativo, un progetto con un forte impatto sociale, di recupero ambientale e di valorizzazione del turismo sostenibile della montagna, spiega il Presidente Luigi Vignale.
Disponibilità e convinzione nel continuare questa esperienza è stata concretamente manifestata dalla Direttrice Maria Martone, che ha seguito e “monitorato” con attenzione le varie fasi del progetto, agevolandone la logistica e motivando e responsabilizzando i detenuti e da Elisa Bertagnini che ha selezionato persone idonee ed ha avuto fiducia nei tutor del CAI. La casa di reclusione di Massa si conferma una struttura all’avanguardia per il reinserimento lavorativo, il recupero e riscatto sociale di tanti giovani.
Il gruppo di lavoro, guidato dal Presidente Luigi Vignale e coordinato dal responsabile della Commissione Sentieristica Andrea Albertosi e dal referente del progetto Claudio Grigolini, e composto da oltre 15 persone, col passare dei giorni si è reso sempre più omogeneo, con scambio di ruoli per agevolare il lavoro di ognuno e arricchirsi reciprocamente nell’esperienza lavorativa con il contributo di tutti. I detenuti che hanno partecipato al progetto si sono detti orgogliosi e felici perché questi sentieri adesso ripuliti daranno gioia ai turisti e agli oltre 600 ragazzi delle scuole che li percorreranno guidati da esperti volontari del CAI Carrara.
Questi i sentieri interessati dall’intervento di pulizia:
sentiero n.40 dalla località Torano alla località Monte della Formica;
sentiero n. 46 dalla località Ponte Storto alla Gabellaccia
sentiero n. 193 dal Monte d’Arma-La Rocchetta- Capanne Ferrari
sentiero n.38 dalla località Colonnata-Foce di Luccica-Foce di Vinca.
sentiero Castello di Moneta- Foce di Ortonovo