FIGHTERS For Palestrina Sicut / Seme 2024, 4K Video, 6' 53" Un film e scultura di Quayola con musica di Max Cooper
Nell’ambito di Vox Marmoris 2024 la sala conferenze del mudaC si trasforma in una vera e propria sala cinematografica ed ospita dal 23 luglio al 28 luglio 2024 la proiezione di Fighters, film dell’artista Quayola con musiche di Max Cooper.
Fighters è un film sull'origine algoritmica dell'ultima scultura in marmo di Quayola e l'espressività dei nuovi gesti robotici.
In collaborazione con il compositore elettronico Max Cooper, questo lavoro fa parte del suo nuovo progetto musicale Seme. Originariamente sviluppato per la sua prima mondiale al Festival di Pasqua di Salisburgo, il nuovo progetto musicale di Cooper è ispirato alla passione e allo spirito dell'Italia. Seme (seme) trae ispirazione dalle ricche estetiche fondamentali italiane, combinando elementi della storia della musica, della scienza, della filosofia e dell'arte italiana. Seme sfrutta il ricco passato culturale dell'Italia per creare una meditazione sulla forma che ci genera e sul mondo in cui viviamo.
Fighters trae ispirazione dai Prigioni di Michelangelo (1510-1530), una serie di sculture mai completate che sono diventate emblematiche per la loro espressività incastonata nel processo scultoreo esposto. Anche la scultura di Quayola è lasciata incompleta, con l'intento di documentare l'estetica del processo stesso, che diventa il vero soggetto sia del film che della scultura stessa.
Il film celebra la poetica intrinseca della logica algoritmica e della precisione robotica, così come il patrimonio delle tradizioni scultoree, del marmo di Carrara e della cava storica stessa. Fighters collega i regni digitali e fisici, sublimando i mezzi robotici e i percorsi computazionali in oggetti di contemplazione.
Eseguendo un'archeologia dei futuri-passati, questa collaborazione tra Max Cooper e Quayola indaga le tensioni e l'equilibrio tra storia, patrimonio e linguaggi e apparati tecnologici ultracontemporanei.
CREDITI
SCULTURA
Prodotto in collaborazione con Cave Corsi, Carrara
Concetto & Design: Quayola
Design/Programmazione CAM: Andrea Santicchia
Simulazione e Fresatura Robotica: Robotor / TorArt
Scansione 3D: Digital Reality Lab
VIDEO
Montaggio: Quayola, Thea Ferraro (SoWhat Productions)
Assistente al Montaggio: Giulia Olivieri
Produzione: Maria Elena Brugora
Operatore Drone: Isabella Andrei
Operatori di Camera: Laura Veschi, Marco Petracci
Fighters: Denys Sliusar, Georgi Angelov, Georgi Petrov
Cava di Marmo: Successori Adolfo Corsi, Carrara
MUSICA
Palestrina Sicut di Max Cooper
Composizione / Produzione / Sintetizzatori: Max Cooper
Composizione Addizionale / Sintetizzatori: Niels Orens
Vocalista: Sarah Aristidou
Vocalista: Kim Sheehan
Produzione Addizionale: Tom Hodge
Registrazione Vocale: Andy Ramsay
Mixaggio Addizionale: Aneek Thapar
Mastering: Chris McCormack
SCULTURA IN ESIBIZIONE PRESSO TORART FACTORY,
INGRESSO APERTO AL PUBBLICO DA GIOVEDI 25 A DOMENICA 28
Fighters #B_08 è una scultura realizzata in marmo bianco di Carrara utilizzando un braccio robotico controllato algoritmicamente. Questo lavoro continua l'esplorazione di Quayola del patrimonio scultoreo attraverso nuovi gesti algoritmici, traendo ispirazione dai Prigioni di Michelangelo (1510-1530), una serie di sculture mai completate che sono diventate emblematiche per l'espressività incastonata nel loro processo di creazione esposto. Anche le sculture di Quayola sono lasciate incompiute, con l'intento di documentare la logica e l'estetica effettiva del processo stesso, che diventa il vero soggetto dell'opera d'arte.
In Fighters il processo scultoreo non documenta un gesto umano, ma piuttosto la virtuosità non umana del braccio robotico controllato algoritmicamente.
Le figure incastonate all'interno del blocco di marmo sono derivate da corpi umani reali di lottatori greco-romani catturati in movimento utilizzando sofisticati sistemi di scansione 3D.
Gli archetipi classici, le torsioni e le tensioni dei corpi, il dinamismo della forza muscolare e il complesso intreccio dei volumi diventano la materia prima per i processi di scultura computazionale.
Algoritmi personalizzati di rimozione del materiale controllano robot industriali che scolpiscono fisicamente blocchi di materia. Pur non completando mai la figura originale completa, nuove articolazioni di geometrie complesse emergono dai gesti robotici.
Quayola usa la tecnologia non come uno strumento, ma come un collaboratore; il robot industriale sostituisce la mano dell'artigiano con la precisione di percorsi calcolati algoritmicamente. Le geometrie digitali impresse sul marmo da una mano non umana rivelano la tensione tra elementi antropici e tecnologici, tra il digitale e il naturale
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