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Al Museo Carmi è visitabile la mostra 1972. Michelucci, Moore e Michelangelo. La vitalità del marmo, a cura di Marco Ciampolini e Emanuela Ferretti

02-05-2022
michelucci

Al  CARMI Museo Carrara e Michelangelo a Villa Fabbricotti a Carrara è in corso  la mostra "1972. Michelucci, Moore e Michelangelo. La vitalità del marmo", a cura di Marco Ciampolini ed Emanuela Ferretti, organizzata dal Comune di Carrara e dedicata alla vicenda progettuale del Memoriale in onore di Michelangelo, promosso nei primi anni Settanta, che vide impegnato l’architetto Giovanni Michelucci.
Celebrazione antiretorica del rapporto dell’artista con Carrara, il progetto è stato elaborato fra il 1972 e il 1975 da Giovanni Michelucci, figura di assoluto rilievo dell’architettura del Novecento. La proposta del maestro pistoiese, fra architettura e scultura, memoria e trasferimento di saperi, celebrazione delle maestranze carraresi e valorizzazione delle cave, si sarebbe dovuta arricchire con il coinvolgimento dello scultore Henry Moore, presenza significativa nell’area apuana fin dagli anni Cinquanta.  Seppur irrealizzato, il Memoriale a Michelangelo è stato il culmine di iniziative che si avviano in occasione del quarto centenario della morte del Buonarroti (1964) e si dipanano fino al 1975 (ricorrenza del quinto centenario della nascita dell’artista), proiettando Carrara in uno scenario internazionale.  La narrazione espositiva si snoda su tre nuclei tematici, individuati dalla professoressa Emanuela Ferretti: lo sviluppo dell’idea iniziale di un ‘monumento’ a Michelangelo da parte del Circolo Arturo Dazzi e del suo presidente Pierantonio Balli; la genesi e il percorso progettuale del Memoriale a Michelangelo di Michelucci, in tutte le sue articolazioni; la focalizzazione, con materiali inediti, sulla grande mostra antologica di Moore al Forte Belvedere, come tassello evocativo del contesto di riferimento.  Attraverso importanti prestiti, in particolare di opere mai presentate al pubblico, la mostra restituisce l’articolata e pluriennale evoluzione del progetto, mettendo anche in evidenza connessioni inedite fra gli elaborati grafici di Michelucci (di cui è in mostra una selezione significativa degli oltre 150 disegni realizzati, insieme al plastico del progetto) e le opere del Buonarroti, a testimoniare la ravvicinata e fertile riflessione dell’architetto sull’eredità del maestro. In questo senso spicca la presenza del Dio Fluviale di Michelangelo nei disegni di studio di Michelucci (icona della mostra), che rivela il riconoscimento da parte dell’architetto del consolidato valore didattico della scultura acquisito nei secoli, nesso evocato dall’inserimento in mostra del modello dell’opera michelangiolesca, appositamente realizzato in occasione del suo recente restauro.
Il marmo e la sua vitalità si rivelano nelle loro valenze ispiratrici attraverso una selezione di foto d’arte inedite scattate da Ilario Bessi, che è stato testimone diretto e partecipe del dipanarsi degli eventi nel corso degli anni.  A completamento della mostra, vengono presentate una serie di sculture, pitture e disegni  dei secoli XVI-XIX, selezionate dal professore Marco Ciampolini con l’intento di esemplificare l'immensa fortuna del maestro e delle sue opere: l’allestimento prende in esame opere di “ispirazione” michelangiolesca, a partire dal XVI secolo,  fino a dipinti di tono spiccatamente narrativo, tipici dell’età Romantica, in cui la riscoperta dei grandi artisti del passato avviene attraverso il racconto delle loro vicende biografiche
L’evento espositivo è visibile al pubblico fino al  15 settembre 2022.
Il Museo Carmi (via di Sorgnano 42)  è aperto con orario 9.00-12.00/14.00-17.00, da martedì a domenica, fino al 31 maggio; dal primo giugno, sempre da martedì a domenica,  con orario  9.30-12.30/17.00-20.  Biglietti: Interi Euro 5.00; ridotti Euro 3.00. La prima domenica di ogni mese ingresso gratuito
Info tel: +393351047450 museo.carmi@comune.carrara.ms.it